Associazione Onlus
ITALIA PAESE DI ACCOGLIENZA
Occuparsi del fenomeno migratorio e della drammatica realtà legata ai flussi migratori e alle crescenti domande di asilo riguarda tutti coloro che intendono costruire una società della convivenza, basata sull’accoglienza reciproca, nel rispetto della dignità e dei diritti umani. La riflessione in seno all’Unione Europea, nel mezzo della crisi economica più forte del dopoguerra, sull’urgenza di rilanciare politiche per la crescita e l’occupazione dei lavoratori migranti nell’Unione Europea è una sfida che va affrontata nel quadro di un contesto globalizzato. Oggi l’immigrazione straniera costituisce un dato strutturale dell’orizzonte sociale di ogni regione, quella delle “seconde generazioni” è la storia di un diritto negato per i figli di immigrati stabilmente residenti in Italia. Non godono degli stessi diritti dei giovani italiani, perché il sistema italiano prevede lo “ius sanguinis” imperniato sull’elemento della discendenza o della filiazione contrapposta allo “ius soli” che fa riferimento alla nascita sul “suolo”, del territorio dello Stato cui si contrappone il nostro paese. Pur ospitando un gran numero di immigrati, ciò che manca all’Italia per definirsi un grande paese di immigrazione è un adeguamento normativo sull’acquisizione della cittadinanza che la metta al passo con le grandi nazioni europee.
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HARIJANS I FIGLI DI DIO
Le condizioni della popolazione “dalit” in India sono precarie, i bambini non hanno il diritto di vivere un’infanzia dignitosa e sono oggetto di sfruttamento lavorativo e sessuale, soprattutto per mancanza di istruzione, cibo, acqua, parità di genere, salute. A questo abisso di povertà economica corrisponde un abisso simile di povertà globale o sottosviluppo umano. Per costruire un mondo migliore dobbiamo mettere al centro i diritti delle persone, rivendicando il primato dell’individuo, delle proprie esigenze, aspirazioni e bisogni. In tutte le società saltano agli occhi disparità e divari correlati alle condizioni di maggiore debolezza e fragilità. Ecco perché la riflessione su femminilità e infanzia di un’altra cultura, raccontata attraverso gli incontri può farci da specchio per regalarci il senso del mistero, che riguarda tutti, credenti e non, e che ci spinge a interrogarci sulla grandezza e le miserie dell’umanità e sul suo destino.
Senza Confini
Le migrazioni sono un fenomeno sociale globale, che attraversa la nostra società, e la sta trasformando, mettendo in discussione i fondamenti impliciti del patto di convivenza. Le migrazioni ci obbligano a riscrivere il patto che ci unisce adattandolo ad una società che sta diventando sotto vari aspetti post-nazionale, pluralista, mobile. Le migrazioni rappresentano un osservatorio privilegiato da cui scrutare molti risvolti della società contemporanea, dal funzionamento delle reti sociali all'integrazione sociale. Oggi, il senso della dignità di ogni persona e la generosità straordinaria, che sono alla radice delle culture del nostro paese rischiano di essere compromesse dalla paura, dall'odio, dall'ignoranza, dagli slogan politici, che mentre promettono più sicurezza generano solo insicurezza e paura. Non possiamo negare che stia pericolosamente crescendo una cultura violenta e razzista, siamo chiamati ad opporci in ogni modo a questo clima culturale che trova terreno e cresce nel sentire comune. Inclusione sociale, cittadinanza attiva, lavoro: sono questi cardini di una politica di immigrazione che genera sicurezza per tutti.
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